Il radiodramma, inteso come opera originale pensata appositamente per il mezzo radiofonico, è ancora un’arte poco studiata. Il progetto di ricerca Parole, voci e musica dall’Archivio RAI di Firenze: il radiodramma italiano dopo l’avvento della televisione (1955-1975) vuole cominciare a colmare una lacuna storiografica, con la messa in rete di informazioni riguardanti cento radiodrammi trasmessi in Italia dal 1955 al 1960, un terzo dell’intera produzione. In questo periodo scrivono per la radio prolifici autori specializzati (Paolo Levi, Alfio Valdarnini…), drammaturghi e letterati (Dino Buzzati, Raffaele La Capria, Carlo Emilio Gadda, Renzo Rosso, Luigi Squarzina…), figure straniere di primissimo piano che la radio, spesso in anticipo sugli altri media, rende noti a un vasto pubblico (Samuel Beckett, Heinrich Böll, Agatha Christie, Friedrich Dürrenmatt, Max Frisch…). Con sempre maggiore attenzione al valore letterario della parola, tesa alla riflessione, all’introspezione, al monologo interiore, il radiodramma sviluppa e consolida alcune sue caratteristiche specifiche, offrendo opere non di rado sorprendenti.
In ognuna delle cento schede, realizzate da Rodolfo Sacchettini, sono presenti tutte le informazioni relative alla realizzazione del radiodramma: autore, adattatore, traduttore, regista, compagnia, attore, attrice, compositore, musicista; tutte le informazioni relative alla messa in onda: data, ora, canale, durata, data di registrazione. Ogni scheda include la sintesi del radiodramma, che oltre alle notizie concernenti la trama, fornisce descrizioni sull’intreccio, perciò̀ sulla successione delle scene. E a seguire include una nota critica, che invece cerca di analizzare i temi affrontati dal radiodramma e la forma utilizzata, mettendo in risalto gli elementi di maggior originalità̀ e di “specificità̀” radiofonica, sia sul piano letterario, sia su quello teatrale (recitazione e regia) e sonoro (rumori, effetti, musica). Per ogni radiodramma si dà infine conto della sua disponibilità̀ online, con un link diretto per facilitare l’ascolto, o della sua presenza nel Catalogo Multimediale, dell’esistenza del copione nell’Archivio Copioni della Sede Rai di Firenze e della sua eventuale pubblicazione.
I cento radiodrammi sono stati scelti in base all’accessibilità̀, privilegiando perciò̀ le opere di cui era possibile ascoltare la registrazione finale e non solo consultare il copione e in base a un’ampia rappresentatività̀. Per questo è stato incluso un gran numero di autori, a volte sconosciuti, sia italiani che stranieri, e di forme, non escludendo ad esempio alcuni programmi tematici, che ricordano le serate a soggetto, con forti elementi di drammatizzazione, ruotanti tutti su un tema specifico, e l’adattamento di qualche racconto, quando è promosso fin dall’origine come radiodramma, dal momento che, anche se lo spunto narrativo non è strettamente originale, c’è un notevole lavoro di riscrittura. Per un’introduzione complessiva si veda il volume open access R. Sacchettini, Letteratura per sola voce. Centro radiodrammi trasmessi in Italia dal 1955 al 1960, Anthology Digital Publishing, 2022 (https://anthologydigitalpublishing.it/).