• Autore: Hans Rothe
  • Regia: Umberto Benedetto
  • Compagnia di prosa RAI: Firenze
  • Attori e attrici: Giovannella Di Cosmo, Nella Bonora, Lucio Rama, Giorgio Piamonti, Adolfo Geri, Gianni Pietrasanta, Franco Sabani, Angelo Zanobini, Cesare Bettarini, Corrado Gaipa, Tino Erler  e inoltre Lina Acconci, Alberto Archetti, Rino Benini, Annamaria Borgonovo, Giuliana Corbellini, Corrado De Cristofaro, Sergio Dionisi, Franco Dini, Franco Luzzi, Guido Gatti, Wanda Pasquini, Rodolfo Martini, Alina Moradei, Giovanni Rovini Annamaria Sanetti.
  • Data della messa in onda: 08/04/1959
  • Ora della messa in onda: 22:00
  • Canale: 2
  • Minuti: 54
  • Copione presente nell'archivio della Sede Regionale RAI di Firenze:
  • Pubblicazione copione: No
  • Sinossi:

    Igna Vargas e la madre Françoise, francese ma con cittadinanza brasiliana, approdano a Le Havre da Buenos Aires per l’Esposizione Internazionale del 1867, prendono il treno e giungono a Parigi a tarda notte, ma l’albergo è pieno e con fatica riescono a fare assegnare alla madre la piccolissma camera n. 55, per cui la figlia viene accompagnata presso un altro albergo della stessa strada. Svegliatasi la mattina dopo, Igna torna alla cameretta 55, che però risulta occupata da imbianchini, perciò va in su e in giù per trovare la camera e la mamma, ma tutti dicono che si è sbagliata, anche quelli che l’avevano accompagnata la notte prima: lei è venuta da sola. Così decide di andare dalla polizia, ma nell’elenco della nave la madre non risulta, per cui lei stessa, oltre agli altri, crede di avere una crisi di memoria; subisce poi un incidente coi cavalli e viene ricoverata in ospedale dove viene assistita dal dottor Robert, medico del municipio, che gli promette d’indagare ma senza successo, comunque i due s’innamorano. Dimessa dall’ospedale, viene ospitata in una pensione, nella quale il suonatore  Gustavo, pure innamorato di lei, s’interessa della situazione e alla fine riesce a trovare che nella lista dei bagni della nave era iscritta anche la madre; Igna la dà a Robert che però poi  dice di averla persa.  Gustavo si reca da vari giornali per diffondere l’incredibile notizia, ma senza successo, e alla fine ne pubblica un opuscolo che vien diffuso. Igna si reca dal prefetto di polizia che alla fine gli svela la verità: la madre è improvvisamente morta nella notte per peste dirompente, e tutte le tracce sono state trafugate e cancellate perché la notizia della peste avrebbe distolto tutti a visitare l’esposizione con la conseguente rovina del rifiorire della Francia, e convince Igna a sconfessare l’opuscolo dichiarando che la mamma non è mai venuta in Francia. Il dottor Robert le confessa di aver sempre finto con lei, ma di amarla veramente: lei rifiuta di rimanere con lui e torna in Brasile.

  • Nota critica:

    La scena è da incubo quando Igna riconosce luoghi e persone, ma non trova più la madre. Lo stordimento della ragazza è ben restituito dal radiodramma – tradotto e adattato da Italo Alighiero Chiusano – così come l’affidarsi al medico Robert per cercare la verità. Quando si accorge che è stata tradita, le torna in mente il suo sfuggire dal bacio, proprio per il terrore del contagio. La drammaturgia e le ambientazioni sono ben equilibrate e contribuiscono a solleticare la curiosità dell’ascoltatore per una storia dai tratti assurdi e che, per fortuna, non piega verso direzioni fantastiche, al contrario trova ragioni estremamente concrete (e quanto mai attuali). Il mistero della madre procede parallelamente alla relazione intima con il dottore. Una volta che la vicenda è chiarita, non c’è più però nulla da fare, Igna rifiuta di rimanere con lui, sebbene si renda conto che ormai è realmente innamorato. Certo che nessuna gratitudine essa riserba al povero Gustavo, pure lui innamorato, e che tanto si è dato da fare, ma si sa, al “cuore non si comanda”.

  • Bibliografia critica:

    Italo Alighiero Chiusano, Orme cancellate. Radiodramma di Hans Ruthe (novità per l’Italia), in «Radiocorriere TV», 1959, 14, p. 6.