• Autore: Guido Guarda (traduzione e adattamento)
  • Regia: Gian Domenico Giagni
  • Compagnia di prosa RAI: Firenze
  • Attori e attrici: Lina Acconci, Nella Bonora, Anna Maria Borgonovo, Giuliana Corbellini, Corrado De Cristofaro, Sergio Dionisi, Corrado Gaipa, Adolfo Geri, Tino Erler, Franco Luzzi, Rodolfo Martini, Renata Negri, Wanda Pasquini, Giorgio Piamonti, Gianni Pietrasanta, Lucio Rama, Franco Rossi, Franco Sabani, Angelo Zanobini.
  • Data della messa in onda: 25/06/1959
  • Ora della messa in onda: 21:00
  • Canale: 2
  • Minuti: 81
  • Copione presente nell'archivio della Sede Regionale RAI di Firenze: No
  • Pubblicazione copione: No
  • Sinossi:

    Albert Robida, famoso scrittore di fantascienza, giunge in aereo da Parigi e viene intervistato sul suo libro (Ventesimo Secolo), pubblicato nel 1883, sulle prevedibili novità dal 1952 al 1960, quali televisione, elicotteri, plastica ecc.  Due sorelle e la cugina Elena tornano dal collegio in aereo da Boulogne in Bretagna a Parigi; la madre si occupa dell’emancipazione della donna e il padre di affari. Tutto è cambiato, orologio elettronico, registratore, musica elettronica, compagnia di alimentazione che fornisce i pasti in casa e contatti televisivi a richiesta, le donne in pantaloni, non senza però disguidi. La madre vuol candidarsi per le femministe, in opposizione al padre, tutore della nipote Elena, appunto indirizzata da lui a un apposito paradossale corso di preparazione alla politica come aspirante deputatessa. Oltre all’alimentazione automatica si passa al guardaroba automatico. Il teatro ora è in tre piani, in ognuno dei quali parla in lingua diversa. Elena viene candidata, ma all’esame è respinta, perché risponde in maniera logica, in contrasto però col machiavellismo della finzione politica. Alla fine, abile a scrivere, viene promossa come giornalista con giornali non stampati, ma comunicati telefonicamente già registrati. Anche in quella funzione si arriva al paradosso dello scoop per l’inviato fortunato, Elena però incontra il suo primo amore, il cugino Filippo, figlio dello zio tutore, che viene arrestato a Londra perché l’Inghilterra, preda dei Mormoni, imprigiona gli scapoli ed Elena lo salva dichiarandosi sua moglie e lo sposa. Insieme partono in aereo supersonico che però cade, ma vengono salvati e alla fine Elena diventerà Eliana, presidente di un’isola galleggiante presso Tahiti gestita dallo zio tutore e suocero.

  • Nota critica:

    L’insieme si rivela fin troppo grottesco nelle peripezie. È interessante però osservare che all’epoca nella quale la scena è andata in onda alcune delle previsioni ambientate nell’Ottocento si erano avverate, come l’elicottero, le donne in pantaloni, il giornalista che piuttosto di saper scrivere deve sapere apparire ecc., mentre altre si sono venute effettivamente a profilare molti anni dopo, in particolare con la rivoluzione informatica. Vale la pena ricordare le invenzioni che riguardano il mondo dell’audiovisivo, in particolare il “telefonoscopio”, uno schermo capace di trasmettere immagini e suoni da ogni parte del mondo (una proto-televisione capace pure interagire a distanza). In un radiodramma (traduzione e adattamento di Guido Guarda) costruito soprattutto per dialoghi si inseriscono numerosi segnali sonori per evocare le nuove macchine tecnologiche, filtri per la voce (dal telefono o dal registratore su nastro, che rallenta o accelera la voce), qualche motivo musicale dal sapore fantascientifico e scene registrare (quelle provenienti dal telefonoscopio).

  • Bibliografia critica:

    Gilberto Severi, XX secolo, in «Radiocorriere», 1959, 25, pp. 24-25.

    Traduzione e adattamento di Guido Guarda dal romanzo di fantascienza Ventesimo secolo di Albert Robida