• Autore: Roberto Cortese
  • Regia: Umberto Benedetto
  • Compagnia di prosa RAI: Firenze
  • Attori e attrici: Adolfo Geri, Renata Negri, Wanda Pasquini, Lucio Rama, Giorgio Piamonti, Antonio Guidi, Tino Erler, Franco Sabani, Grazia Radicchi, Giampiero Becherelli.
  • Data della messa in onda: 19/12/1960
  • Ora della messa in onda: 21:45
  • Canale: 2
  • Minuti: 47
  • Copione presente nell'archivio della Sede Regionale RAI di Firenze:
  • Pubblicazione copione: No
  • Sinossi:

    In un piccolo pese francese, Aubray-sur-Bois, a cento chilometri da Bordeaux viene trovato prima il cadavere di Roger e poi, a distanza di poche settimane, quello di Gaston, entrambi morti nella loro limousine ancora dentro al garage, asfissiati dall’ossido di carbonio. Il dottor Jean Marly, protagonista di questo giallo alla radio, comincia a nutrire sempre più dubbi che condivide con il commissario Jolimoy. Le ricerche proseguono, anche se non è chiaro chi potrebbe beneficiare della morte di questi due uomini ricchissimi. Il terzo fratello, oltre ad essere vissuto in perfetta armonia con gli altri due, è infatti assai ricco e dunque non aveva motivo. Non ci sono altri eredi se non un lontano nipote. Durante la notte squilla il telefono a casa del dottor Marly: è un’emergenza, c’è stato un incidente stradale con molti feriti. Il dottor Marly si precipita, scoprendo però che si tratta di una trappola, perché ad attenderlo c’è una macchina dalla quale partono alcuni colpi di pistola. Marly riesce a salvarsi per un pelo. A questo punto con l’aiuto del commissario si compie una ricostruzione minuziosa di tutti i fatti giungendo alla scoperta dell’assassino e alla sua drammatica confessione.

  • Nota critica:

    È un vero e proprio giallo che ruota attorno all’automobile, il luogo del ritrovamento dei cadaveri, ma anche lo strumento per commettere l’omicidio. Il ritmo è sostenuto, la sonorizzazione funzionale alla storia, scarsi gli interventi musicali a parte all’inizio e alla fine quando una musica jazz contribuisce a creare l’atmosfera di mistero e criminalità. Non brilla però per particolari caratteristiche né a livello drammaturgico né per particolari soluzioni registiche.

  • Bibliografia critica:

    Andrea Camilleri, A ciascuno la sua statura, in «Radiocorriere», 1960, 51, p. 4