Chiamata personale per il signor Brent

  • Autore: Agatha Christie
  • Regia: Umberto Benedetto
  • Compagnia di prosa RAI: Firenze
  • Attori e attrici: Nella Bonora, Adolfo Geri, Loredana Savelli, Lina Acconci, Corrado Gaipa, Giuliana Corbellini, Lucio Rama, Giorgio Piamonti, Corrado De Cristofaro, Tino Erler, Franco Luzzi, Rodolfo Martini, Alina Moradei, Gianni Pietrasanta, Franco Sabani, Anna Maria Saneti, Angelo Zanobini.
  • Data della messa in onda: 24/01/1959
  • Ora della messa in onda: 21:00
  • Canale: 1
  • Minuti: 35
  • Copione presente nell'archivio della Sede Regionale RAI di Firenze:
  • Pubblicazione copione:
  • Sinossi:

    Durante un coctkail party, organizzato da James Brent e Pam, marito e moglie molto affiatati, squilla il telefono. La centralinista passa la chiamata strettamente personale al marito James. A parlare è una certa Fay, che dice di aspettarlo alla stazione di Newton Abbot. James è sconvolto e riattacca il telefono. La moglie si accorge del turbamento e chiede delucidazioni al marito, che però risponde in maniera evasiva. La scena successiva è sul binario del treno nella stazione di Newton Abbot, dove una signora chiede informazioni a proposito della cabina telefonica, lasciando interdetto il ferroviere che la osserva come fosse un fantasma. Il giorno successivo Brent e Pam hanno invitato due amici a giocare in casa a bridge e sempre alla stessa ora, poco dopo le sette, squilla il telefono. Questa volta la moglie sale al piano superiore per ascoltare di nascosto la telefonata. È di nuovo Fay e James resta sconvolto. Questa volta però il marito deve spiegare tutto. Fay è il diminutivo del nome di sua moglie, morta alla stazione un anno prima, per un incidente: era caduta nei binari per un capogiro proprio quando stava passando un treno. Sembra perciò la voce della defunta moglie che chiede di essere raggiunta. James non ci vuole pensare e insieme a Pam organizzano un viaggio nel sud della Francia. Prima però il marito vuole che entrambi firmino e depositino i testamenti perché ognuno, in caso di morte, lasci tutto al coniuge.

    Mentre il marito è fuori casa, squilla il telefono e risponde la moglie. La prima chiamata proviene dallo studio notarile, le chiedono informazioni su dove depositare il testamento e le fanno tanti auguri per il suo capogiro. Pam non ha però capogiri e non sapeva nulla dell’appuntamento, che il marito aveva preso individualmente con il notaio adducendo problemi di salute della moglie. Comincia perciò a insospettirsi e sempre alla solita ora squilla di nuovo il telefono: è Fay Mortimer che le dice di non viaggiare in treno con suo marito. Pam è sconvolta. Quando torna il marito chiede spiegazioni, ma inizia a dubitare di lui. Lo obbliga a recarsi alla stazione, all’ora indicata da Fay, per sciogliere l’enigma. Quando sono sui binari, la moglie capisce che dietro alle storie del marito ci sono molti lati oscuri. All’improvviso appare Fay, che rivolgendosi a James dice: «Ti ho aspettato qui… da quando mi hai spinto sotto il treno, quella sera». L’ultima scena è tra Pam, Fay e l’ispettore Narracott. L’ispettore ha scoperto che James era un omicida seriale e aveva buttato già sotto il treno già altre tre mogli, impossessandosi delle loro eredità. Fay spiega di essere in realtà la mamma di Fay e di essere stata sempre convinta della colpa di James e di aver escogitato la trappola della chiamata, avendo la voce molto simile alla figlia, per incastrarlo. Pam la ringrazia per averle detto di non partire con James e di stare attenta. Ma Fay a quel punto rimane perplessa, perché confessa di non aver mai parlato al telefono con lei. Con le parole piene di terrore di Pam si conclude il radiodramma: «Eppure qualcuno mi ha parlato. Qualcuno mi ha detto di non partire con lui… La voce era come la sua (In tono sempre più isterico) Qualcuno… Ma chi?... Chi? ...»[1].



    [1] Agatha Christie, Chiamata personale, Milano, Mondadori, 2018, ebook, p. 82.

  • Nota critica:

    Ultimo radiodramma di Agatha Christie, presentato per la prima volta alla BBC il 31 maggio 1954 (Personal Call), va in onda in Italia nel 1959. Congegnato come una mistery story Christie «ha inserito fra le molte rotelline del suo lucido congegno una rotellina di materiale per lei inconsueto; anzi una rotellina immateriale»[1]. Al centro della storia il telefono, strumento spesso utilizzato nei radiodrammi come motore della vicenda e anche in altre occasioni come mezzo di comunicazione con il paranormale (si ricordino per il teatro Al telefono di André De Lorde e Charles Foley, La voce umana di Jean Cocteau e per la radio Il terrore corre sul filo di Lucille Fletcher, Mi devi ascoltare di Nigel Kneal). La voce che viene da lontano, servendosi di un mezzo tecnico allora ancora ritenuto un po’ misterioso e funzionante tramite centralini (quindi spesso vittima di interferenze), possiede un fascino particolare che si presta magnificamente a essere impiegato per storie di paura. In una forma molto breve e concisa Christie riesce a creare un meccanismo a orologeria perfetto per iniettare suspense in una vicenda apparentemente normale.



    [1] Enzo Maurri, Chiamata personale per il signor Brent, in «Radiocorriere», 1959, 3, pp. 9-10.