Luciano Berio (commento musicale), Orchestra Sinfonica di Torino e Orchestra della Rivista di Milano della Radiotelevisione Italiana diretta da Bruno Maderna
Luciano Berio (commento musicale), Orchestra Sinfonica di Torino e Orchestra della Rivista di Milano della Radiotelevisione Italiana diretta da Bruno Maderna
La voce di un radiocronista, introdotta dal rumore di carillon di campanili mescolato a un ambiente sonoro quotidiano di carri trainati da cavalli, contadini, uccelli e torpedoni carichi di turisti, descrive Waterloo, come cittadina tranquilla e prosperosa. Su una collinetta artificiale campeggia il monumento di un leone di bronzo, simbolo della celebre disfatta di Napoleone. Sparsi sulla vasta pianura ci sono altri monumenti e anche un museo, dove un maestro spiega a un gruppo di scolari le vicende della grande battaglia. Segue la voce di un narratore, introdotta adesso da una nuova composizione musicale, che comincia a descrivere, come fosse un radiocronista del passato, lo svolgimento della battaglia, soffermandosi sulla disposizione delle truppe di Napoleone e dei suoi avversari. Il racconto radiofonico prosegue con l’alternanza delle due voci e il contrasto, nell’arco di una medesima giornata, dalla notte alla notte, tra la descrizione della pace e del trascorrere quotidiano di Waterloo nel presente, e il radiocronista del passato che spia il volto disfatto di Napoleone sconfitto.
Presentato al Premio Italia 1957, il «racconto radiofonico»[1] di Angioletti, così definito nel sottotitolo, è un’opera a suo modo sperimentale, soprattutto per la struttura complessiva, perché costruita con materiali giornalistici e documentari, intrecciati a componenti fortemente artistiche. Angioletti, già autore di Notturno a Cnosso (1953), originale documentario firmato con Sergio Zavoli, cerca nella scrittura, che a tratti accenna al resoconto giornalistico, un tono lirico e malinconico, addirittura nostalgico (e un po’ ridondante) nella rievocazione della grandezza di Napoleone. La descrizione del presente si svolge su uno sfondo sonoro ripreso dal vivo, mentre il passato si avvale del commento sonoro di Berio che dilata il contenuto emotivo.
[1] Fabio Borrelli, Waterloo. Racconto radiofonico di G. B. Angioletti, in «Radiocorriere», 1958, 5, p. 7.