Una guerra per lo zio Tom

  • Autore: Raffaele La Capria
  • Regia: Umberto Benedetto
  • Compagnia di prosa RAI: Firenze
  • Data della messa in onda: 24/08/1955
  • Ora della messa in onda: 22:00
  • Canale: 2
  • Minuti: 0
  • Copione presente nell'archivio della Sede Regionale RAI di Firenze:
  • Pubblicazione copione: No
  • Sinossi:

    Costruito come una trasmissione radiofonica, il radiodramma racconta la guerra civile americana. Tre voci cominciano a introdurre le motivazioni principali del conflitto, in particolare spiegando la situazione degli schiavi. Il tono è discorsivo, a tratti leggero. Le tre voci ricordano anche i film più celebri ambientati durante la guerra civile come Via col vento e soprattutto La prova del fuoco, di cui si ascolta anche il tema musicale. Ciò che interessa «a noi uomini del 1953» è  che sia stata una guerra combattuta non per la conquista dei territori, ma per principi sempre validi come «libertà e uguaglianza estesi democraticamente a tutti, senza distinzione di nascita, di grado e di razza… perciò anche ai negri, perciò anche allo Zio Tom». La scena successiva si svolge in una delle più grandi piantagioni di cotone del Mississippi: a discutere sono Cobb, il proprietario sudista, e Olmsted, un nordista. Cobb spiega come funziona la piantagione e la vita quotidiana degli schiavi, cercando di mostrare gli aspetti migliori, di offrire un’immagine complessiva non eccessivamente bestiale. Olmsted contesta duramente tutte le sue posizioni. La discussione prosegue a lungo sulla necessità o meno di abolire la schiavitù e sul rischio di far scoppiare così una guerra civile. Questo confronto dialogico ha la finalità, come spiega una delle voci della trasmissione, di far comprendere in modo didattico quali fossero le posizioni dei differenti schieramenti. La scena successiva vede invece protagonista Abramo Lincoln, di cui si ascoltano estratti dai suoi celebri discorsi. Ma non c’è niente da fare, lo scontro è inevitabile ed è ampiamente descritto dalle tre voci che poi passano la parola a Walt Whitman, infermiere durante il conflitto. È il poeta americano, con numerosi soldati, a restituire il clima atroce della guerra. L’ultima parte, piuttosto articolata anche nella successione delle azioni, è dedicata all’assassinio di Lincoln compiuta dall’attore John Booth, durante una commedia teatrale a cui assisteva il presidente.

  • Nota critica:

    Una guerra per lo Zio Tom ha una forma più simile alla docufiction che non al radiodramma[1], sfiorando in molti momenti le caratteristiche della serata a soggetto. Il testo, piuttosto lungo e in alcune parti non particolarmente brillante, ha natura chiaramente didattica e le scene rappresentate servono a mostrare i passaggi cruciali della guerra di secessione americana, ma anche, tramite i dialoghi, a rendere chiare le differenti posizioni ideologiche. Numerose le indicazioni sonore che servono soprattutto a incorniciare le scene di finzione (soprattutto rumore di galoppo, canti neri, schioccare di frusta, rullo di tamburi, motivi popolari dell’epoca «possibilmente autentiche registrazioni che il regista sceglierà a suo criterio»), con anche a volte specifici titoli musicali (ad esempio il brano musicale di I cavalieri del cielo, usato anche nel film La prova del fuoco).



    [1] L’opera viene presentata come «radiodramma [che] trae ispirazione dagli anni duri e drammatici della guerra che dette all’America una vera unità nazionale», in «Radiocorriere», 1955, 34, p. 24.