• Autore: Franco Venturini
  • Regia: Renato Mainardi
  • Attori e attrici: Valeria Valeri (Jeanne Poleri voce soprano), Ave Ninchi, Paolo Ferrari, Aldo Silvani (tenore Alfredo Bianchini) e con Renato Cominetti, Corrado Gaipa, Enrico Osterman, Maria Teresa Rovere, Silvio Spaccesi, Giotto Tempsetini, Aleardo Ward.
  • Data della messa in onda: 10/11/1960
  • Ora della messa in onda: 20:30
  • Canale: 2
  • Musiche preesistenti:

    Preludio n. 6 del primo volume del Clavicembalo ben temperato; Preludio n. 1 del primo volume del Clavicembalo ben temperato; Passione secondo Matteo, sempre di Johann Sebastian Bach.

  • Minuti: 50
  • Copione presente nell'archivio della Sede Regionale RAI di Firenze:
  • Pubblicazione copione: No
  • Sinossi:

    Il giovane Teodoro studia musica con lo zio, valente organista, in un paese francese dopo la fine delle guerre napoleoniche. Giungono per uno spettacolo due sorelle cantanti, il soprano Lauretta e il contralto Regina, che pregano lo zio di accompagnarle col pianoforte non avendo più il pianista. Ma alla prova non vanno a ritmo e lo zio si spazientisce; lo sostituisce Teodoro che s’innamora pazzamente della frivola soprano Lauretta e decide di seguirle nei loro giri, invano tentando lo zio di dissuaderlo. Ma col tempo Lauretta diventa sempre più esigente e isterica, dileggiandolo perché tenta di cantare senza riuscirvi, accusandolo anche di non andare a ritmo, finché alla fine esce un gorgheggio fuori tempo e lei prorompe in scena con una tipica isteria da primadonna. Adiratissimo Teodoro decide di andarsene, ma la sorella Regina, contralto, assai dolcemente lo persuade a restare e lui se ne innamora. Durante una delle tante fermate incontrano, sceso da una diligenza, un tenore e ambedue le sorelle ostentatamente mostrano di gradire l’incontro, poi Teodoro sente che nel parlare col tenore, entrambe lo  deridono per il suo comportamento e la sua incapacità.

    Pur con molte remore, alla fine iratissimo Teodoro le abbandona e decide di smettere di cantare, dedicandosi solo alla composizione, con grande successo. Passati dieci anni, giungendo a una sperduta locanda, Teodoro per caso rincontra le due cantanti: gli fanno molta festa sapendo della sua notorietà, e gli presentano un altro giovane pianista che le accompagna, ma alla fine ritorna il gorgheggio fuori tempo e la scenata di Lauretta. Teodoro si allontana in fretta e confessa a se stesso che lo zio aveva avuto ragione nel consigliargli di lasciarle perdere.

  • Nota critica:

    Tratto dal racconto La fermata di Ernst Theodor Amedeus Hoffmann, il radiodramma ha un tono brillante e giocoso, anche se con un fondo di mestizia per il giovane che s’illude di avere l’amore prima dell’una e poi dell’altra, il sogno dell’adolescenza che si scontra con la realtà della vita vissuta. L’alternanza dei dialoghi con la musica rende le scene assai gradevoli. Gli interventi sonori e musicali sono per la maggior parte di natura diegetica, visto che la musica è tema stesso del radiodramma. Il repertorio utilizzato comprende per lo più musica pianistica e vocale. Nelle prime scene si assiste alle lezioni di piano del giovane protagonista mentre esegue, con molti errori, il Preludio n. 6 del primo volume del Clavicembalo ben temperato di Johan Sebastian Bach. Il tema musicale legato al giovane compositore e pianista è infatti una rielaborazione del Preludio n. 1 del primo volume del Clavicembalo ben temperato. A un certo punto Teresina, sempre di Bach, gli chiederà di suonare anche la Passione secondo Matteo. Le due cantanti vengono caratterizzate dal registro vocale in cui cantano. Lauretta, soprano d’agilità adatto al repertorio leggero, è vezzosa, superficiale, capricciosa. La sorella Teresina, contralto che predilige la musica sacra, è invece d’animo romantico, capace di pensieri profondi. Questa caratterizzazione psicologica dei personaggi attraverso la vocalità rimanda alla tradizione operistica, dove la giovane servetta è quasi sempre un soprano d’agilità, mentre la voce di una gentil dama è quasi certamente quella di un soprano drammatico (ad esempio in Così fan tutte Mozart opera una scelta simile per caratterizzare le sorelle Dorabella e Fiordiligi).


  • Bibliografia critica:

    Lidia Motta, Il gorgheggio, in «Radiocorriere», 1960, 45, p. 36.