Commenti musicali di Bruno Rigacci
I due innamorati Vrencen e Salim rievocano quando, durante l’infanzia, erano vicini di casa e assieme giocavano con una bambola. Ricordano la lite tra i rispettivi genitori per una questione di confini per un podere abbandonato, acquistato da uno di loro dal demanio. Ai due bambini era stato ordinato dai rispettivi genitori di non incontrarsi più. Ora da grandi vogliono festeggiare la domenica, ma incontrano il violinista nero, un uomo che odia ambedue i genitori, perché il terreno in questione era suo, ma essi lo hanno depredato, perché il campo risultava senza proprietario. Ricordano che i rispettivi genitori si erano rovinati per la lite su quel terreno e rammentano di quando s’incontrarono di nascosto nonostante i divieti e gli odi delle famiglie. Nelle scene successive i due giovani vanno a un’osteria e poi alla fiera a ballare, mentre la gente avverte la sventura che si abbatte su di loro per l’odio delle famiglie. Il padre di Vrencen ha perso la ragione per l’ira suscitata dall’aver visto la propria figlia assieme a Salim. Adesso si trova in manicomio, non ricorda più nulla e ha perso tutto a seguito delle liti col padre di Salim, che pure ha perso tutto, ma si è poi arricchito facendo l’usuraio. I due giovani non vogliono lasciarsi e il violinista nero li invita ad andare con lui nella foresta, dove organizza una sorta di corteo nuziale. Con la musica cupa di Bruno Rigacci in sottofondo, i due giovani si scambiano gli anelli nuziali, decidendo di lasciarsi morire nel fiume, per non essere più divisi.
Tratto da una novella dello scrittore e poeta svizzero Gottfried Keller (1819-1890), il radiodramma poggia sull'archetipo di Romeo e Giulietta, qui applicato a una storia di campagna, alla lotta tra due famiglie, travolte dalla rovina economica per troppo odio. Il ritmo sostenuto della narrazione è ottenuto da una divisione per scene alternate tra ciò che accade nel presente e la rievocazione di momenti passati necessari alla comprensione della storia. La musica di Bruno Rigacci intermezza le scene, introducendo sonorità riferibili alla vita di paese (le note di una banda o quelle provenienti da una sala da ballo…), sfumate da toni inquietanti che suggeriscono la sventura che incombe sui due innamorati.