• Autore: Tyrone Guthrie
  • Regia: Anton Giulio Majano
  • Compagnia di prosa RAI: Roma
  • Attori e attrici:
  • Data della messa in onda: 12/09/1959
  • Ora della messa in onda: 22:30
  • Canale: 1
  • Minuti: 32
  • Copione presente nell'archivio della Sede Regionale RAI di Firenze:
  • Pubblicazione copione: No
  • Sinossi:

    Tutto si svolge nella testa di Florence Kippinge, una trentaseienne che riflette sulla sua condizione di donna nubile. Orfana di padre, succube di una madre autoritaria e possessiva con la quale conduce un negozio di mercerie e ricami. In Florence si rivela fortemente il desiderio di vivere un sentimento amoroso con un uomo, lontano dall’oppressione materna. La sua unica valvola di sfogo è l’ex compagna di scuola Alice, la quale le elargisce particolari complimenti sulla grazia con cui l’amica indossa un bel vestito blu che la fa sembrare più giovane di almeno dieci anni. All’inizio si ascolta un immaginario scontro verbale con la madre, la quale ritiene disdicevole che la figlia cerchi marito sugli avvisi matrimoniali dei giornali. Lei intanto immagina di aver trovato un uomo che chiede di essere contattato da una donna trentacinquenne, di media altezza, ben proporzionata, casalinga, socievole. Lei sogna di rispondergli, scrivendo con pennino fine e con calligrafia inclinata per renderla irriconoscibile e, conseguentemente, di incontrare l’autore dell’avviso. Questi sarà, sempre nel suo immaginario di donna sentimentalmente disperata, un bell’uomo moro dagli occhi azzurri e con un gran sorriso (sul modello protettivo Clark Gable), con il quale vivere un rapporto che si ispiri agli amori dei quali è protagonista Greta Garbo. Ma in tutte queste sue riflessioni si introduce, con ossessionante assiduità, la voce di sua madre, che la rimprovera per l’indecenza di quei pensieri e per essere una buona a nulla incapace di condurre il negozio ed anche nel gestire una vita casalinga. L’insieme diviene sempre più confuso e alla fine Florence crede di risvegliarsi con l’immagine del presunto promesso sposo, ma il suo romanticismo viene nuovamente vilipeso dalla madre e dall’insieme scardinato delle voci in coro e dei suoni.

     

  • Nota critica:

    L’annunciatore all’inizio del radiodramma ripete con insistenza che «quanto ascolterete sta accadendo nella testa di miss Florence Keeping, siede in una sala da thè, è sola, manca un quarto a mezzogiorno. Ricordate: state ascoltando i suoi pensieri, perché lei è sola». È questo il primo radiodramma nel quale si ascolta la voce interiore della protagonista come si fosse dentro la sua testa. Dunque emergono come un flusso di coscienza i pensieri, mescolati ai ricordi e all’immaginazione, cioè alla proiezione mentale di quello che potrebbe accadere. Si ascoltano inoltre le voci di altri personaggi, come stessero realmente parlando. Non si vuole ricreare la condizione di un sogno, piuttosto si cerca di mimare l’accavallarsi delle voci e delle immagini che si susseguono nel momento in cui i pensieri sono liberi di scorrere.

    Il radiodramma, tradotto da Raffaele La Capria, colpì molto soprattutto gli autori specializzati che rintracciarono in questo esperimento una nuova modalità compositiva, nuovi territori creativi da esplorare per il linguaggio radiofonico. Avvisi matrimoniali fu realizzato per un breve ciclo dedicato a I radiodrammi di Tyrone Guthrie

  • Bibliografia critica:

    Fabio Della Seta, Avvisi matrimoniali. Radiodramma di Tyrone Guthrie, in «Radiocorriere TV», 1959, 42, p. 6.